Rigoletti

liberamente ispirato all’opera Rigoletto di Giuseppe Verdi

scritto, diretto, interpretato da Bernardino BonzaniCarlo FerrariFranca Tragni
collaborazione artistica Chiara Rubes
luci Lucia Manghi

… perché l’opera quando la vedi, rimani a bocca aperta…

Tre figure, Cesare Ferraiuoli, Romano Paganuzzi e Tecla Sozzi, che sono state chiamate a sostituire tre comparse “scomparse” per la rappresentazione del “Rigoletto” di Giuseppe Verdi. Ignari del loro futuro da comparse e del loro futuro di uomini, vengono scordati nel retropalco di un teatro, mentre l’opera incombe sulla scena e loro la osservano dalle quinte. Tre figure ridicole che attendono il loro momento, tre personaggi sinceri, carichi di umanità, malinconia, comicità.

Aspettano, hanno paura, loro che non hanno mai fatto le comparse a teatro, ma solo nella vita, privi di un ruolo preciso, di una propria posizione sociale. La musica irrompe nel silenzio dei loro dubbi sulla veridicità di quello che si vede e accade a teatro, loro che a teatro non sono mai andati. L’opera, il racconto di Rigoletto li entusiasma, scoprono di vivere in quel momento quella storia. Gilda, Rigoletto, il duca di Mantova, li sentono vicini, forse li toccano, “entrano “ nei loro costumi, assaporano il gusto di esserci, anche se fuori dalla scena. Comparse non presenti, ma che vivono il loro momento teatrale, che gioiscono, soffrono, piangono. Gilda non deve morire, non accettano la conclusione.

Romano, Cesare e Tecla, nella loro condizione di gente del popolo, poveri ed emarginati, finiscono ben presto con l’identificarsi in Rigoletto, definito da Verdi stesso come “personaggio esternamente deforme e ridicolo, ed internamente appassionato e pieno d’amore”.

L’opera i tre la vivono sulla pelle, la sentono importante. Gilda diventa veramente figlia loro e come madri e padri, non accettano ingiustizie e tragedie e allora irrompono sulla vera scena, forti del loro ruolo non più di comparse ma di protagonisti del loro “Rigoletto”, che li accomuna e li rende “Rigoletti”.
Spettacolo che unisce il piacere teatrale al gusto e all’ascolto musicale operistico.

Comicità, riflessione, poesia, ritmo e umanità sono ingredienti che caratterizzano l’evento, ma anche la personale ricerca teatrale sul comico dei tre interpreti e autori del testo.

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