Bisogna essere attenti, confidenti e liberi poiché il nostro lavoro consiste nella sperimentazione di molteplici possibilità. Il punto di vista si sposta, l’analisi si apre non solo all’agire attoriale, ma all’organizzazione della rappresentazione nello spazio e nel tempo. Quello che si vuole sperimentare è un percorso che si snoda tra studio del corpo, analisi dello spazio teatrale, ascolto degli altri e di sé stessi e improvvisazione: ciascun conduttore porrà il fuoco su uno di questi aspetti, per giungere alla realizzazione di un esito in cui tutti questi elementi si fonderanno insieme.