C’è una figura paradigmatica che da sempre travalica i confini dell’interesse storiografico e suscita le passioni di tutti. E’ l’individuo libero che mette da parte la propria vita e che, per un’idea, combatte. E’ un individuo che i moti di giustizia, di verità, di solidarietà istintiva lasciano inquieto fino all’azione. E spesso fino alla morte.
Attraverso il teatro di figura, la rappresentazione porta per la prima volta sulla scena le vite «sovversive» degli antifascisti di Parma e provincia che tra il 1936 e il 1938 combatterono da volontari in Spagna contro le forze reazionarie di Francisco Franco. Come gli altri cinquantamila combattenti provenienti dal resto del mondo, i volontari parmensi fusero le loro esistenze in un moto di fratellanza internazionale che non ha eguali nella storia recente. Essi erano contadini, artigiani, operai che le questure dell’Italia fascista si affannarono a rincorrere per mezza Europa.
Con la vitalità e la sintesi espressiva delle marionette si restituisce fisicità a quanti per primi affrontarono un nemico che di lì a poco avrebbe seminato morte e terrore nel corso della seconda guerra mondiale.
La messa in scena, tratta dal libro “Vincenti per tutta la vita. Antifascisti parmensi nella guerra di Spagna” (M. Severo, 2018, BFS – Centro studi movimenti insieme ad Aicvas), è curata dal Teatro Medico Ipnotico, compagnia di giovani artisti fortemente legati ai territori e alle culture protagoniste dello spettacolo.
Uno spettacolo per tutti
Una sceneggiatura che vuole coniugare rigore scientifico e linguaggi artistici in una narrazione concepita per essere rivolta a tutti, giovani e adulti, per rendere merito ai protagonisti di quel capitolo trascurato della storia della nostra città, della pianura e della montagna.