Fragalà

L’eccidio di Melissa …tra storia e leggenda

ideazione e ricerca storica
Ilaria Gerbella e Maria Teresa Lonetti
con Maria Teresa Lonetti Michela Ollari Franca Tragni
testi Ilaria Gerbella e Maria Teresa Lonetti
immagini video Ilaria Gerbella
musiche scritte da Maria Teresa Lonetti
e interpretate dal vivo da Antonio Bodini (batteria), Tomas Carretta (chitarra), Fiorenzo Fuscaldi (percussioni), Emanuele Mazzaschi (fisarmonica) e Massimo Spadotto (basso)
regia Ilaria Gerbella

Il cielo di quel sabato 29 ottobre 1949 era coperto da nuvole, il vento soffiava leggero, gli alberi annunciavano con la loro nudità l’arrivo dell’autunno.

Donne e uomini Melissesi si apprestarono quella mattina ad occupare le terre incolte nella zona di Fragalà, a pochi chilometri dal paese…

Miti e leggende si confondono nelle pieghe dello spettacolo e preparano al tempo della storia…

29 ottobre 1949 …e i contadini di Melissa al grido di …pane e lavoro… scesero in strada e andarono a occupare le terre di Fragalà …uomini donne bambini… tutti! Non passò molto tempo …e la polizia era lì davanti a loro …il primo a cadere fu Francesco…

…tra linguaggio video e musica dal vivo … vibrano sulla scena tre figure femminili in viaggio ….per incontrare ..l’antica magia …il sopruso maschile del potere -che applica il diritto della prima notte, ius primae noctis- …per trovare il coraggio e la forza di lottare…

Sul palco, Franca Tragni, Michela Ollari e Maria Teresa Lonetti portano in scena le atmosfere della terra di Calabria, per arrivare all’evento centrale dello spettacolo, l’eccidio del 29 ottobre del 1949, giorno in cui i contadini, donne e uomini melissesi, occuparono le terre incolte nella zona di Fragalà, a pochi chilometri dal paese. Lo stesso giorno arrivarono a Melissa da Bari un centinaio di poliziotti chiamati dal proprietario Berlingieri, con l’intento di combattere quello che sembrava agli occhi del marchese un sopruso.

Quel 29 ottobre, il reparto della celere sparò sui contadini che avevano invaso, per dissodarlo, un fondo incolto, uccidendone tre e ferendone gravemente altri diciassette. Fu il momento culminante di un’attività repressiva che si afferma in Calabria e nel mezzogiorno e che rafforzò un processo di presa di coscienza da parte del popolo. Melissa rappresenta il simbolo della volontà di lotta e dell’antica aspirazione alla giustizia delle classi povere del sud. Ad accompagnare le tre protagoniste in questo spettacolo, e a immergere il pubblico nell’atmosfera di questa terra e di questa narrazione ci saranno le musiche originali di Maria Teresa Lonetti ed eseguite dal vivo daAntonio Bodini, Massimo Spadotto, Tomas Carretta, Fiorenzo Fuscaldi ed Emanuele Mazzaschi.

Con lo spettacolo Fragalà – L’eccidio di Melissa… tra storia e leggenda si vuole rappresentare ed evocare il mondo magico di cui il paese di Melissa è pervaso  fondendolo  insieme alla componente storica che ha caratterizzato non solo il paese, ma tutto il Sud Italia. La comunione delle vicende si riscontra nella ricerca dei  valori e degli ideali come la libertà, la coesione e unione nella riscossa all’indipendenza e alla lotta contro il sopruso. Il “fuoco” dello spettacolo è la donna.

Il ruolo della donna vista nella componente magica nelle tre streghe di Melissa, vista come “oggetto” nel sopruso maschilista del Conte che applica lo ius primae noctis, ma  soprattutto vista come icona di coraggio e forza, colei che lotta e si pone in prima fila. Di fondamentale importanza  le tematiche trattate che si ricollegano a problematiche ancora oggi esistenti  e paradossalmente  irrisolte.

Una produzione complessa e coraggiosa, che alla ricerca storica e drammaturgica ha accostato quella teatrale, combinando sul palco il video, la musica dal vivo, il canto, la danza e la parola poetica. […] Sono il canto, la musica, le parole ed i corpi a dare forza a questo spettacolo sincero, in cui tutto si confonde in una carnalità viva; in cui “cominci a sentire con gli occhi, a vedere con il battito del tempo”; in cui il filo della storia si fa gomitolo di ricordi, e la rabbia annoda ciò che la difesa della libertà non ha potuto sciogliere.

(dalla recensione di Giulia Guiducci per Gazzetta di Parma)

Tre donne in scena – Maria Teresa Lonetti, Michela Ollari e Franca Tragni – depositarie del tempo trascorso, eco di miti lontani, di eventi tramandati, ma anche di memoria, consapevolezza per le nuove generazioni: prende avvio con le immagini su grande schermo di un paese arroccato, profili di vegetazione, con colori che si fanno più intensi, linee sfocate di campi e case. […] Parole evocative: “Melissa paese arroccato fra i monti / Leggenda la tua fondazione…”. Sotto cappotti scuri incrostati di bianco abiti simili tra loro dai colori autunnali di verdi e marroni: le tre figure femminili sono narratrici ma via via anche anche personaggi, dal mito alla storia. […] Salutata al termine dagli applausi questa narrazione a più voci sul passato di Melissa, dai racconti popolari alle lotte per una società più giusta.

(dalla recensione di Valeria Ottolenghi per Gazzetta di Parma)

Video

Galleria

/* CAMBIA TRADUZIONE IN PAGINAZIONE GALLERIA */