Un colpo di blu
coproduzione Compagnia Arearea,
Compagnia degli Istanti e ArtHub/Festival Face Off
con il sostegno di MiC, Regione Friuli Venezia Giulia
e Regione Toscana
A lungo è rimasto ai margini, lontano dai tessuti, invisibile al linguaggio: più assenza che colore. Prende posto tra i colori come il pianto nella gola, il lutto nel cuore: senza rumore ma senza uscita.
Il blu è presenza solitaria. È spazio anestetizzato, testimone silenzioso.
È un telefono che è una trappola, o forse una finestra.
Chi c’è dietro quella cornetta cambia ogni sera.
Forse nessuno, forse tutti quelli a cui non hai mai potuto dire addio.
Una voce che conosce il tuo nome ma non lo pronuncia più.
Una voce che conosci ma che non sai più pronunciare.
Forse sei tu, da un’altra parte del tempo, che chiami per sapere se esisti ancora.
Tutto scende nel blu insonne.
Eco del ricordo che non se ne va, della malinconia che non cerca soluzione.
Le piume cadono come le promesse.
Belle ma vuote.
Blu anche loro, se le guardi bene.